La tavola rotonda
Ripensare la sicurezza: Italia ed Europa nell’era del riarmo
L’Europa si trova in una giuntura critica per la sua storia? Al terzo anno di guerra in Ucraina, l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca sembra aver sciolto ogni dubbio sul processo di radicale ripensamento dell’impianto di sicurezza su cui i Paesi europei hanno fatto affidamento negli ultimi decenni. Volenti o nolenti, tutti questi Paesi sono chiamati a scelte importanti che avranno ripercussioni ben al di là della dimensione della difesa. Eppure, l’Europa, e in particolare l’Italia, non è abituata a riflettere su questi temi. Per anni, infatti, la sicurezza e la difesa sono stati argomenti decisamente poco salienti nel dibattito pubblico. Come conseguenza, oggi ci troviamo a prendere decisioni importanti su temi che conosciamo davvero poco.
In che modo è possibile definire strategie efficaci senza incorrere in valutazioni miopi o affrettate? Quali sono gli obiettivi che deve raggiungere l’Italia nella dimensione della sicurezza? E, soprattutto, come avviare una riflessione rigorosa sulla difesa e la sicurezza dell’Italia e dell’Europa, capace di andare oltre l’emergenza del momento e di gettare le basi per una strategia sostenibile nel lungo periodo? A queste domande cercheranno di rispondere accademici ed esperti del settore, analizzando le sfide più urgenti e le trasformazioni necessarie per affrontare un panorama internazionale in continua evoluzione. L’obiettivo è offrire strumenti di comprensione e chiavi di lettura che possano aiutare a orientare il dibattito pubblico e le scelte politiche in un momento cruciale per il futuro della sicurezza europea.
Intervengono:
Daniela Irrera, Professoressa ordinaria di Scienza Politica, Centro Alti Studi Difesa – Scuola Superiore Universitaria
Francesco Olmastroni, Professore Associato di Scienza Politica, Università di Siena
Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne presso Rete Italiana Pace e Disarmo
Matteo Mazziotti di Celso, Ricercatore Postdoc, Università di Genova
Chair:
Fabrizio Coticchia, Professore ordinario di Scienza Politica, Università di Genova
La ricerca di UNIGE
Comfortably numb? Political Alignment and Military Innovation: The Italian Armed Forces in the Post–Cold War Era
Matteo Mazziotti di Celso, University of Genoa – matteo.mazziottidicelso@edu.unige.it
Fabrizio Coticchia, University of Genoa – fabrizio.coticchia@unige.it
Abstract
Since the end of the Cold War, the Italian Armed Forces have undergone significant innovation despite operating in a context marked by budgetary constraints, a political class that has long deprioritized defense, and a society often reluctant to support the use of military force abroad. This article explores the drivers of such innovation, with particular attention to the impact of operational experience. Drawing on the literature on party politics, bureaucratic politics, civil-military relations, and military innovation, the manuscript examines the evolution of Italian defense through an exploratory analysis, relying on primary and secondary sources. Then the paper develops a framework to identify the actors involved in exploiting lessons learnt and fostering innovation, the mechanisms through which they operate, and the contextual factors that push them to act. Central to the framework is the mechanism of ‘alignment’: innovation is most likely when the armed forces propose changes that intersect with the political interests of governing parties. The framework is applied to the Italian case to generate hypotheses on the sources of military innovation. The article contributes, first, to the underdeveloped literature on Italian defense policy, and second, to the broader debate on military innovation by offering a tool to understand how innovation occurs, devoting a specific attention to an understated actor in the scholarly debate: the political parties.
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